A partire dal 2025, le Certificazioni Uniche relative ai contribuenti forfettari saranno escluse dall’obbligo di trasmissione telematica. È importante prestare attenzione alle nuove scadenze introdotte. Il Decreto Legislativo n. 108 del 5 agosto 2024, infatti, modifica l’articolo 4, comma 6-quinquies, del Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, apportando significativi cambiamenti alle modalità di trasmissione telematica delle Certificazioni Uniche per i professionisti.

L’articolo viene modificato come segue: dopo il secondo periodo, è inserito il seguente: «Dal 2025 le certificazioni di cui al comma 6-ter contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale sono trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti.».

Si stanno ormai esaurendo i giorni utili per procedere con l’invio delle certificazioni dei redditi. A partire dal 2025, infatti, interverrà una modifica importante nei termini stabiliti per la trasmissione telematica della CU, che vedrà la scadenza anticipata al 31 marzo. Questo rappresenta una svolta significativa rispetto alla prassi consolidata negli anni precedenti, in cui il termine ultimo era fissato al 31 ottobre, garantendo un periodo di tempo più esteso per il completamento della procedura.

Il termine ultimo per la trasmissione delle Certificazioni Uniche relative unicamente ai redditi esenti oppure a quelli che non devono essere inclusi nella dichiarazione precompilata rimane stabilito per il 31 ottobre 2025.

In caso di errori o omissioni, verranno applicate le seguenti sanzioni:

  • 100 euro per ogni certificazione, con un massimo di 50.000 euro oltre i 60 giorni
  • nessuna sanzione se l’errore viene corretto entro 5 giorni;
  • sanzione ridotta a un terzo del minimo (33,33 euro per certificazione), con un limite massimo di 20.000 euro, per chi rimedia entro 60 giorni.

Con la Circolare n. 12/E del 31 maggio 2024, l’Agenzia delle Entrate consente ai sostituti d’imposta di regolarizzare le violazioni relative alla trasmissione tardiva o errata della Certificazione Unica. Questo è possibile attraverso l’istituto del ravvedimento operoso, che prevede una significativa riduzione della sanzione base.

Per informazioni e approfondimenti scrivere a infoweb@analisiesoluzioni.it

Di Maurizio Pagano

Professionista iscritto all'ordine dei Consulente del lavoro e Professional Partner 24ore del gruppo IlSole24Ore. L'esperienza lavorativa svolta operando da sempre al fianco delle imprese, unitamente all'attività professionale vicina ai bisogni dell'imprenditore, gli hanno consentito di acquisire le informazioni necessarie per sviluppare studi e strategie utili alle aziende che vogliono innovarsi per ottenere migliori risultati in termini di costi e benefici.

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